COLLANA "UOMINI, DONNE E TERRITORI" - 1. ISBN 978-88-942453-0-1
Il 25 febbraio 1944 Margherita Bondì, nata a Sezze (LT) nel 1897, il marito Raffaele Milano, nato a Sora (FR) nel 1896, e la figlia Silvana, nata a Roma nel 1926, furono catturati vicino la Stazione Termini da italiani che collaboravano con i tedeschi. In poco tempo le loro vite furono spezzate. Raffaele fu trucidato alle Fosse Ardeatine; Margherita e Silvana furono deportate ad Auschwitz. Margherita non superò la selezione e fu subito condotta alle camere a gas; Silvana, invece, fu trasferita a Bergen-Belsen dove morì di tifo. L’esistenza di una persona è legata al suo nome e lo è ancora di più alla sua storia. Margherita, Raffaele e Silvana erano all’inizio solo nomi trovati per caso nel database del sito dello Yad Vashem, Ora la loro storia può essere raccontata, nei limiti del possibile, in modo documentato. La ricerca è stata condotta negli archivi di Sezze, Latina, Roma, Modena e Milano, ha utilizzato inoltre materiale di provenienza statunitense (in particolare dell'OSS, il controspionaggio militare).
I primi due capitoli ricostruiscono la biografia di Margherita e di Raffaele, si soffermano in particolare sulle due famiglie, sulla Sezze e la Sora di fine Ottocento-inizio Novecento (ciò ha dato l'occasione per parlare in modo documentato delle famiglie ebraiche setine e del cimitero ebraico di Sezze), sul matrimonio, sulla nascita dei figli, sulla morte del primogenito Ennio, sull'impatto della persecuzione razziale sulla loro vita (ad esempio su una denuncia contro Raffaele fatta da un confidente dell'OVRA). Il terzo capitolo indaga sulla clandestinità, sulle circostanze dell'arresto, sulla morte di Raffale alle Fosse Ardeatine, sulla deportazione di Margherita e Silvana e sulla loro morte. L'ultimo capitolo scava nella vita e nelle vicende giudiziarie di coloro che li consegnarono ai tedeschi. Scheda SBN: E' inutile più sperare |